martedì 22 gennaio 2013

Elias Jaua: "Chavez ride, scherza e da' ordini".

(AGI) - L'Avana, 22 gen. - Hugo Chavez "scherza, ride" e impartisce direttive di Stato: parola del ministro degli Esteri venezuelano, Elias Jaua, che e' andato a trovarlo a Cuba, dove il leader di Caracas e' tuttora convalescente, sei settimane dopo essere scomparso dalla vista per essere nuovamente operato di tumore all'Avana l'11 dicembre scorso, quarto intervento in neanche un anno e mezzo. "Compagni, esco adesso dalla riunione con il nostro Presidente Comandante, Hugo Chavez", ha scritto su Twitter il capo della diplomazia del Venezuela. "Abbiamo condiviso scherzi e ci siamo fatti belle risate". "Io gli ho raccontato dettagli della mobilitazione del 10 gennaio", ha proseguito Jaua, alludendo alla manifestazione a favore di Chavez allestita dalle autorita' per lo stesso giorno in cui il 58enne si sarebbe dovuto reinsediare prestando giuramento. "Lui mi ha chiesto di trasmettere al popolo e alle Forze Armate i suoi ringraziamenti per tanta lealta'". Il discusso presidente non si e' pero' limitato a spassarsela in compagnia del visitatore, giunto a sorpresa ieri sull'isola. "Ha anche preso decisioni", ha riferito ancora Jaua, "in merito alla nostra partecipazione al vertice della Celac": si tratta della Comunita' degli Stati Latino-Americani e Caraibici, il cui summit e' in programma il 28 gennaio a Santiago del Cile, preceduto da due giorni di incontri tra i capi di Stato e di governo dei 33 Paesi membri dell'organizzazione regionale insieme con i 27 dell'Unione Europea.
"Sono cosi' felice che stiamo facendo progressi", ha ribadito il ministro, che in Cile accompagnera' il vicepresidente Nicolas Maduro, insignito da Chavez quale suo sostituto pro tempore prima della partenza per Cuba. "Gli ho trasmesso tutte le vostre benedizioni e il vostro amore. Viva Chavez!", ha concluso. Due giorni fa lo stesso Maduro aveva assicurato che le condizioni del 'Comandante' "migliorano", e che ha intrapreso una fase terapeutica nuova. Resta tuttavia il fatto che un personaggio cosi' loquace, altisonante e bramoso di attenzione come Chavez non solo da un mese e mezzo non e' piu' stato visto, ma nemmeno si e' fatto sentire in qualche modo. Le forze di opposizione in patria rimangono scettiche, e chiedono perche' mai il presidente non si rivolga alla Nazione se davvero e' in grado di conversare con i propri ministri.
Finora non hanno ricevuto la benche' minima risposta, anche se da qualche giorno si rincorrono voci secondo cui, in un imprecisato ospedale militare a Caracas, starebbero fervendo i preparativi per accogliere il sedicente erede di Simon Bolivar.