domenica 4 ottobre 2009

“LA BATTAGLIA DELLA INNSE” - 15 mesi di resistenza questa sera su Raitre

Liberazione, 4 ottobre 2009


LA BATTAGLIA DELLA INNSE” - 15 mesi di resistenza questa sera su Raitre

di Roberta Ronconi


Scusi, ma lei davvero sta facendo una lotta operaia? E ci crede?”. La giovane regista Silvia Luzi e il suo gruppo di produzione della cooperativa Suttvuess ha trent'anni e fino a due mesi fa pensava che gli operai – nonché le loro lotte – fossero un genere estinto da tempo. Del resto, chi non lo crede? E perché non dovrebbe essere così, visto che non si vede una faccia di operaio od operaia da nessuna parte, mai? Quei quattro disperati arrampicati su una gru che a un certo punto hanno fatto capolino dalle nostre televisioni in un giorno di agosto sembravano essere sbucati da un fumetto di Dylan Dog più che da una strada di Lambrate. Quello che è successo poi, qualcuno di noi già lo sa. Ma sarebbe bene che lo sapessero tutti.

L'occasione giusta – e da diffondere – è l'appuntamento questa sera con Presadiretta di Riccardo Iacona su Raitre. Dopo la prima parte del programma, tutta dedicata alla Tav e al mostruoso esborso che l'alta velocità sta costando al paese (il titolo, non ha caso è “La Stangata”), verso le 22:30 l'appuntamento è con il reportage “La Battaglia della INNSE”, realizzato dalla Suttvuess in quegli 8 giorni e 7 notti che hanno segnato l'inizio della stagione di battaglie sui tetti.

Il documentario è un'occasione unica per vedere cosa è successo realmente in quella settimana di fuoco alla fabbrica meccanica di via Rubattino e per ripercorrere la storia di una battaglia contro la svendita di una fabbrica sana iniziata ben 15 mesi prima degli eventi più eclatanti, ma di cui nessuno (la stampa per prima) non si era accorto. E' la storia di 49 operai che tentano di difendere la propria fabbrica, svenduta per due lire anche se ancora produttiva. La politica fa finta di niente, le amministrazioni locali parlano senza agire. Fino all'esasperazione e alla scelta di arrampicarsi in alto, su una gru, di Fabio, Luigi, Vincenzo, Massimo, assieme a un sindacalista della Fiom, lì per oltre una settimana, un sole d'agosto a più di 40 gradi, viveri e acqua rimediati dai parenti (il sindaco, nemmeno una bottiglietta di minerale) che rimangono sotto, ogni giorno raggiunti da decine e centinaia di persone, altri lavoratori, anziani, giovani che vengono a manifestare la propria solidarietà a quei quattro testardi.

Questa sera, la televisione testimonierà di loro, per loro, finalmente. Ditelo in giro, si tratta di uno squarcio su un'Italia diversa da quella insulsa a cui siamo assuefatti. Si tratta di una speranza che non va persa, e da cui ripartire.


PER VEDERE IL REPORTAGE SU youtube.com:

parte 1

parte 2

parte 3

parte 4