sabato 26 settembre 2009

Chavez su Current: questa è un’inchiesta

Europa, 26 settembre 2009
di Stefania Carini


Annozero, un talk
Bocchino: «E allora JFK, che andava a letto con la Monroe?!».
Travaglio: «Ma lei non è diventata ministro!”. Bocchino: «Però morì in circostanze misteriose.
Preferite questo?». Siamo al ridicolo.
E per di più, in questa lotta, il corpo delle donne viene sempre più calpestato. Nessuno dice, ad esempio, che la Monroe non era una prostituta, era la Diva.
Viene da dar ragione a Concita che parla di donne trattate come cose (dovrebbe però dotarsi di un pizzico d’ironia). Ma tant’è, ormai così fan tutti, non c’è più nessun metro di paragone, non ci sono differenze. È ricominciato Annozero e, al di là di una certa noia, il giudizio non può che spaccarsi in due. Il punto vero della trasmissione è la scheda di Travaglio su Tarantini. Però, non ce ne voglia, la sua scrittura qua è là appare troppo raffinata, con strizzatine d’occhio per chi qualcosa già sa. Se Annozero vuole assolvere un compito, quello di fare inchiesta su ciò di cui si tace, allora deve andare dritto al cuore dei problemi e al cuore del pubblico. Non girarci attorno, con un talk sulla libertà di stampa che non riflette sull’Italia ma sui giornalisti. Ha ragione Mentana a dire che i giornalisti devono prendersela la libertà anche con i rischi, e che gli spazi ci sono, anche se pochi, e vanno riempiti con inchieste. Infatti cambiando canale c’era su Raitre il promo per la prossima puntata di Presadiretta di Iacona.

Meglio Current
Vera controinformazione perché non rinsalda posizione già note, ma apre spiragli a verità sconosciute.
Giovedì la rete di Al Gore ha mandato in onda La Minaccia, documentario su Chavez di Silvia Luzi e Luca Bellino. Acquistato dalla Rai, il doc doveva andare in onda il 2 dicembre 2007, giorno del referendum con cui Chavez cercava di prendersi nuovi poteri, nello spazio speciale Tg1 allora diretto da Riotta. Ma non se ne fece nulla, e non si sa perché. I proclami di Chavez alla tv si contrappongono alle difficoltà della gente comune, alla delinquenza delle baraccopoli, alla mancanza di libertà. «Se il socialismo è uguaglianza, perché noi non abbiamo nemmeno l’acqua? » si chiede una donna. La rivoluzione socialista di Chavez è scollata dalla realtà, e diventa svolta autoritaria. A sentire gli studenti venezuelani che scendono in piazza per salvare dalla chiusura la più antica tv del paese e si beccano i lacrimogeni, ci si sente piccoli piccoli. Questo è lo Chavez che ha sfilato a Venezia circondato dai flash della nostra stampa. La forza del lavoro sta soprattutto nel fatto che all’inizio i due autori erano quasi favorevoli a Chavez, ma indagando a fondo hanno scoperto un’altra verità e mutato prospettiva. Questo cambiamento si percepisce, ed è quello che permette allo spettatore di ampliare le sue conoscenze.
Ecco cos’è l’inchiesta.