"Se c'è rispetto tra i governi, non importa quanto siano grandi gli Stati Uniti, se c'e' dialogo, scambio di informazioni veritiere, possiamo essere sicuri di poter formare un nuovo tipo di relazione". Così Nicolas Maduro, in un'intervista al Washington Post, la prima ad una testata americana da quasi un anno, apre al dialogo con l'amministrazione Trump che il 23 gennaio dello scorso anno ha riconosciuto come legittimo presidente del Venezuela il leader dell'opposizione Juan Guaidò, mossa seguita poi da una sessantina di Paesi.
"Una relazione di rispetto e dialogo porta ad una situazione di vantaggi per entrambi" ha continuato Maduro che rivendica di avere ancora il controllo del Venezuela nonostante il tentativo, ormai lungo un anno, dell'opposizione, sostenuta dagli alleati di Washington, di rovesciare il suo governo. Ma ora l'erede di Hugo Chavez sembra indicare che, secondo lui, sia arrivato il momento di un cambio di passo. "Una relazione basata sullo scontro porta sconfitte per entrambi", ammonisce, suggerendo che le compagnie petrolifere Usa avrebbero enormi vantaggi se Donald Trump sollevasse le sanzioni al Venezuela, Paese Opec, e premesse il bottone del 'reset' delle relazioni tra i due Paesi, sottolinea il Post.
ADNKRONOS / 19012020