Nel 2006 gli Stati Uniti indicarono nel Venezuela e in Hugo Chavez
"la più grande minaccia dai tempi dell’Unione Sovietica e
del comunismo” (Doctrine for Asymmetric War Against
Venezuela, U.S. Army, 2006).
A distanza di 9 anni il presidente Usa Barack Obama ha emesso un
ordine esecutivo in cui dichiara il Venezuela "una minaccia
inusuale e straordinaria alla sicurezza nazionale e alla poltica
estera", sanzionando sette persone ed esprimendo timori sul
trattamento da parte del governo venezuelano degli oppositori
politici.
"Funzionari venezuelani passati e presenti che violano i
diritti umani di cittadini venezuelani e ingaggiano atti di
corruzione pubblica qui non saranno i benvenuti. Ora abbiamo gli
strumenti per bloccare i loro asset e l'uso da parte loro del sistema
finanziario Usa", spiega in una nota il portavoce della Casa
Bianca Josh Earnest. "Siamo profondamente preoccupati
per gli sforzi del governo venezuelano nell'aumentare l'intimidazione
dei suoi oppositori politici. I problemi del Venezuela non possono
essere risolti criminalizzando i dissidenti", ha aggiunto.
Il Presidente Venezuelano Maduro intervenendo all'Assemblea
Nazionale ha detto che "il Venezuela deve prepararsi a
respingere un attacco militare" e per questo ha ordinato per il
prossimo sabato un giorno di esercitazioni militari in tutto il
Paese. Secondo Maduro solo così si potrà "mettere a punto un
meccanismo di difesa contro qualsiasi aggressione americana in Venezuela".