Il
Presidente venezuelano, Nicolas Maduro, potrà continuare a governare
il paese fino alla fine del 2015 con i decreti. Lo ha stabilito il
Parlamento, accogliendo la tesi del capo di Stato che chiedeva
l'estensione dei poteri per "difendere la nazione dalle
ingerenze degli Stati Uniti". Il riferimento è alle ultime
sanzioni approvate da Washington nei confronti di alti funzionari di
Caracas e all’inserimento del Venezuela nella lista dei paesi che
pongono serie minacce alla sicurezza nazionale americana. Al termine
della votazione nell’Assemblea nazionale, il partito Socialista ha
applaudito la nuova legge. “Gli Usa vogliono mettere le mani sul
benessere del Venezuela – ha affermato nel suo intervento la
parlamentare Tamara Diaz -, proprio come hanno fatto con altri
paesi”. Dura, invece, la reazione dell’opposizione che ha visto
il provvedimento come una nuova freccia all’arco di Maduro per
mantenere la sua autocrazia. Dagli scranni della minoranza hanno
accusato il presidente di aver voluto “cinicamente fomentare la
crisi diplomatica con Washington per ammassare ulteriori poteri, per
giustificare la repressione e per distrarre la popolazione dai veri
problemi: dalla crisi economica alla carenza di generi di prima
necessità”.
ilVelino/AGV NEWS