Arriva
in sala, distribuito da Lab 80 film,
“Dell’Arte Della Guerra”,
pluri-premiato
film documentario
di Silvia Luzi e Luca Bellino
sulla
lotta degli operai della Innse di Milano.
Al
cinema dal Primo Maggio.
Dall’1 al 7 al Beltrade di Milano,
dal
6 all’8 Bloom di Mezzago.
È
in
occasione del Primo Maggio,
Festa dei lavoratori, che il
film documentario “Dell’Arte Della Guerra”, dedicato alla lotta
degli operai della Innse di Milano, arriva nelle sale
cinematografiche.
Distribuito
da Lab 80 film, il documentario realizzato dai registi Silvia Luzi e
Luca Bellino (già autori di “La Minaccia” sul Venezuela di
Chavez) viene proiettato da
giovedì 1 a mercoledì 7 maggio al Cinema Beltrade di Milano e da
martedì 6 a giovedì 8 maggio al Cinema Bloom di Mezzago
(i registi saranno presenti in sala in occasione della proiezioni di
giovedì 1 maggio al Beltrade e di giovedì 8 maggio al Bloom).
Estate
del 2009: quattro operai salgono su un carroponte a 20 metri
d'altezza all'interno del capannone della Innse, la storica Innocenti
di Via Rubattino, l'ultima fabbrica ancora attiva all'interno del
Comune di Milano. Vogliono fermare lo smantellamento dei macchinari e
impedire la chiusura della fabbrica. Il capannone viene circondato da
centinaia di poliziotti e in poche ore arrivano sostenitori da tutta
Italia. I quattro operai restano per otto giorni e sette notti, a più
di 40 gradi, sospesi in uno spazio di pochissimi metri quadri.
Il
film, pluri-premiato in diversi festival cinematografici italiani e
internazionali
(proprio la prima settimana di maggio comincia una nuova tournée che
lo porterà a San Diego, Istanbul, Buenos Aires, Varsavia, Saint
Etienne e Nouméa), racconta
una lotta operaia senza precedenti attraverso una narrazione
avvincente che tiene gli spettatori con il fiato sospeso fino
all'ultima scena. I
registi alternano il materiale d'archivio sugli otto giorni di lotta
trascorsi sulla gru all'analisi dei protagonisti messa in scena nei
luoghi simbolo di un secolo di storia industriale italiana,
un'archeologia definita dal critico cinematografico Mario Sesti “un
set postatomico”.
Ma
“Dell’Arte
Della Guerra” non è solo il racconto di una lotta operaia. È
anche un “manuale di resistenza”, la definizione di una
“strategia di guerra sociale” .
“Volevamo
costruire un saggio sulla lotta – spiegano i registi Luzi e Bellino
-. Abbiamo creato un manuale in quattro mosse: individuare il nemico,
formare un esercito, difendere il territorio, costruire una
strategia. É un paradigma attuabile ad ogni forma di lotta: un
saggio di politica e guerriglia”.
Esperimento
riuscito, almeno a giudicare dai numerosissimi
riconoscimenti ottenuti all’interno dei numerosi festival a cui il
film ha partecipato.
Al VII Festival del Film di Roma ha vinto il premio Biblioteche di
Roma-Miglior documentario di narrazione. Ha poi ottenuto il Premio
Marcellino De Baggis e ha vinto il Festival del Documentario
d’Abruzzo, ha
trionfato al Festival Docucity con il Premio Speciale della Giuria e
il Premio del Pubblico, ha vinto il Premio Avanti! Al Festival del
Cinema di Napoli e la menzioni speciali all’Ischia Film Festival e
al Festival dei Diritti Umani di Napoli.
La
56esima edizione del Festival del Documentario di Lipsia DOK Leipzig
gli ha conferito due nomination europee, ha vinto il prestigioso
Premio Mario Ruspoli al 32esimo Jean Rouch Film Festival di Parigi e
il Grand Prix al Festival Anuu-ru Aboro in Nuova Caledonia.
“Dell’Arte
Della Guerra” è stato inoltre presentato al Festival
Cinematografico dell’Uruguay, al LaborFest di San Francisco, al
Bristol Radical Film Festival, al World Film Festival di Tartu in
Estonia, all'Oceania Film Festival. É uscito in sala in Sudafrica e
nei prossimi giorni sarà in concorso al Crossing Europe Film
Festival di Linz e al Planet+Doc di Varsavia, dove Amnesty
International ha
nominato il film tra i migliori
documentari europei della stagione.
A
gennaio gli Ateliers Varan di Parigi gli hanno dedicato un seminario
di studi diretto dalla filosofa e teorica del cinema Marie Josè
Mondzian dal titolo “Cinema e contro-potere”.
Il
documentario viene distribuito da Lab 80 film (www.lab80.it), una
delle più longeve associazioni di cultura cinematografica esistenti
in Italia.
“Con ‘Dell’Arte
Della Guerra’
inizia
un rilancio della nostra attività di distribuzione nell’ambito del
cinema indipendente – spiega Alberto Valtellina di Lab 80 film -,
un’attività che possiamo sostenere grazie anche al contributo di
Fondazione Cariplo. Si tratta di un film piccolo ma
prezioso, prodotto
dal basso, che
lega la cronaca giornalistica ad un attento approfondimento
sviluppato con la collaborazione attiva degli operai della
Innse, protagonisti
di un gesto tanto ‘politico’ quanto ‘estetico’. È un film
inusuale nel panorama cinematografico italiano, ci è piaciuto, ci
crediamo”.
“Dell’Arte
Della Guerra” è una produzione Kino Produzioni in collaborazione
con Indieair Films e in associazione con Tfilm.
Le
musiche originali del film sono di Nicolò Mulas, ha
straordinariamente partecipato anche il cantautore Gianmaria Testa.
I
registi saranno presenti in sala in occasione della proiezioni di
giovedì 1 maggio al Beltrade e di giovedì 8 maggio al Bloom.