giovedì 7 marzo 2013

REGISTI 'LA MINACCIA', CON LUI UN INCONTRO FOLGORANTE

013-03-06 18:28
CHAVEZ: REGISTI 'LA MINACCIA',CON LUI UN INCONTRO FOLGORANTE
SGUARDO LUCIDO E POTENTE E PAROLE ARCAICHE,DICONO DOCUMENTARISTI

(ANSAmed) - ROMA, 6 MAR - "Incontro folgorante. Sguardo lucido, potente, parole arcaiche e destabilizzanti. Il potere iscritto nel dna, non nelle mostrine". Così i giovani registi italiani Silvia Luzi e Luca Bellino raccontano il loro primo incontro con Chavez nel luglio del 2007, quando giunsero in Venezuela per girare il loro documentario "La minaccia", sui "diversi e contraddittori aspetti - dicono - della rivoluzione bolivariana".
"Ci siamo incontrati all'aeroporto militare di Caracas all'alba - ricordano parlando con l'ANSA - pronti a partire per la diretta della trasmissione televisiva Alò Presidente. Sono bastate poche parole e ci ha voluto in volo con lui. 'Tu mi sembri Claudia Cardinale... e tu John Lennon!', ci ha detto. E siamo partiti canticchiando Domenico Modugno".
"Volo avventuroso - proseguono - e destinazione segreta.
Abbiamo trascorso insieme tutta la giornata, tra l'elicottero, l'aereo presidenziale, il set televisivo (presentati come invitati speciali) e misteriosi aeroporti militari".
Un'esperienza unica, visto che "il Presidente non rilasciava interviste a media italiani da molti anni".
"Poi siamo rimasti altri due mesi in Venezuela - ricordano ancora Luca Bellino e Silvia Luzi - e abbiamo continuato le riprese mettendo da parte la fascinazione per la persona Chavez.
Abbiamo raccontato un Venezuela diviso, in perenne stato di agitazione e di paura".

"Ma quello che non si vede nel film - concludono - è che Chavez ha regalato al Venezuela qualcosa che sarà possibile constatare solo d'ora in avanti: una passione politica e civile rara e preziosa, una coscienza critica che andrà ben oltre il chavismo o il socialismo petroliero. (ANSAmed).