IL FATTO QUOTIDIANO
Hugo Chavez, altro che ‘petro-caudillo’
di Fabio Marcelli | 7 gennaio 2013
Nei suoi finora cinquantotto anni di brillante esistenza Hugo Chavez è
stato molte cose. Il presidente più volte democraticamente eletto dalla
grande maggioranza del popolo venezolano. L’erede di Simon Bolivar e del suo sogno di unificazione latinoamericana
che ha fatto passi da gigante in questi ultimi anni. Ha impersonato la
nemesi storica dei movimenti democratici soffocati nel sangue dalle
dittature e dagli interventi imperialisti durante tutta la storia
dell’America Latina. Uno degli esponenti più importanti e significativi
della stagione del rinascimento latinoamericano dopo gli anni bui delle
dittatura e quelli rovinosi del neoliberismo. Il tribuno combattivo che,
nell’Assemblea generale delle Nazioni Unite,
ha saputo trattare come meritava George W. Bush. Il leader
rivoluzionario che, nel momento del pensiero unico imperante ha avviato
politiche esemplari di redistribuzione del reddito e del potere, dando
voce e dignità a classi sociali da sempre escluse e tornando a far
vivere nella realtà l’esempio di un diverso ordinamento sociale e
politico ispirato a principi di giustizia sociale e democrazia
effettive.
Coloro che, per ignoranza, superficialità e malafede, continuano a raccontare la favoletta insulsa del ’petro-caudillo’, volendo far apparire questo grande leader
rivoluzionario come una sorta di Achille Lauro in salsa
latinoamericana, ovvero abusano dell’etichetta priva di significato di
‘populista’, non hanno capito in fin dei conti assolutamente nulla.
Eppure la storia si incarica di ricordare loro la verità, da ultimo con
le elezioni presidenziali e quelle regionali, che hanno confermato la
fiducia nei confronti del partito di Chavez, il PSUV, da parte della
grande maggioranza del popolo venezolano.
Oggi, che il comandante
Chavez sta combattendo una difficile battaglia con la malattia, essi
sperano che, senza la sua guida, il PSUV si frantumi e il popolo si
scoraggi. Ma credo che si sbaglino ancora una volta. Se infatti è
fondamentale il ruolo delle grandi personalità, la storia, in ultima
analisi, la fanno i popoli. E non sarà facile far tornare indietro un
popolo come quello venezolano che ha saputo godere di diritti e poteri
da cui era stato a lungo escluso. Ciò non toglie che ci proveranno con
tutti i mezzi possibili. Come ci hanno provato, in tutti questi anni,
con tentativi di golpe e di assassinio, i peggiori arnesi della destra
reazionaria, da Bush ad Aznar a Sarkozy, che dovrebbero essere chiamati a rispondere di questi ed altri loro crimini.
Quanto alle norme applicabili nell’attuale frangente, la Costituzione venezolana,
una delle migliori del mondo dal punto di vista della promozione e
della garanzia dei diritti, parla chiaro. Ci troviamo nell’ipotesi
prevista dall’art. 234, che prevede, nel caso di temporanea impossibilità del presidente di esercitare le sue funzioni, la supplenza da parte del vicepresidente,
per una durata massima di novanta giorni prorogabili per altri novanta
da parte dell’Assemblea nazionale. Nell’ipotesi di impossibilità
definitiva, chiaramente dettagliate dall’art. 233, si prevede invece lo
svolgimento di nuove elezioni entro trenta giorni.
Hugo Chavez
chiede oggi unità al popolo venezolano. E non c’è motivo di dubitare che
tale popolo risponda ancora una volta in modo affermativo al suo leader.
Per difendere e continuare l’opera intrapresa contro ogni privilegio e
potere oligarchico e imperiale. Questioni che non riguardano solo
l’America Latina ma sempre di più il mondo intero. Parole come
rivoluzione tornano d’attualità anche in Europa, dove solo un deciso
mutamento di rotta permetterà di uscire dall’attuale impasse.
Una parola che definisce, in modo significativo, la lista capeggiata dal magistrato Antonio Ingroia, a favore della quale ho avuto già modo di esprimermi. Se un pensiero critico è sopravvissuto al neoliberismo si deve a leader come Hugo Chavez. Per questo, a novembre, ho parlato di significato universale della vittoria di Chavez. Concetto che oggi più che mai riaffermo, abbracciando idealmente il grande leader ed esprimendogli l’affetto e la stima profonda delle persone oneste. Camarada Hugo Chavez, te deseamos una pronta recuperacion,
per tornare a svolgere a pieno il tuo ruolo fondamentale per il
Venezuela e per il mondo. E che crepino gli avvoltoi e gli uccellacci
del malaugurio!