La guardia nazionale venezuelana ha sequestrato presso rivenditori e grossisti 210mila chili di latte in polvere all’azienda di Collecchio controllata da Lactalis, con l'accusa di voler monopolizzare il prodotto.
“Siamo in lotta contro il capitalismo, che è la strada verso la perdizione” ha tuonato Chávez.
Pochi giorni prima in Venezuela era entrata in vigore una legge che impone prezzi massimi per tutti i beni e servizi all’interno del paese, nell’intento di calmierare un’inflazione che galoppa a quasi +30%. In altre parole Parmalat è stata accusata da di voler speculare su un’ipotesi di carenza di latte.
Pochi giorni prima in Venezuela era entrata in vigore una legge che impone prezzi massimi per tutti i beni e servizi all’interno del paese, nell’intento di calmierare un’inflazione che galoppa a quasi +30%. In altre parole Parmalat è stata accusata da di voler speculare su un’ipotesi di carenza di latte.
Sono bastate poche ore e sono arrivate le scuse di Parmalat:
"Sinceras excusas por no haber logrado nuestro objetivo como
empresa de transmitir adecuadamente lo acontecido en el caso específico
del contingente de leche comisada en la planta de El Vigía, estado
Mérida. Bajo ningún concepto pretendimos
desvirtuar el esfuerzo que hace su honorable Gobierno y demás organismos
públicos en pro del abastecimiento de alimentos a nivel nacional y de
la protección de los consumidores, del que somos copartícipes y
colaboradores activos para el bienestar del pueblo soberano". Parmalata assicura di voler lavorare in accordo "con la seguridad agroalimentaria del país, en sintonía con
los programas gubernamentales que apuntan al pleno autoabastecimiento de
Venezuela".